Danilo Bergo ha deciso di pubblicare questa poesia nel sito di Nalinka, e sarà felice se vorrai salvarla, stamparla od inviarla a qualcuno. Ti chiede solo di rispettarne il diritto d'autore, intrinsecamente legato a chi ha prodotto l'opera: cioé lui.
Io così,
che le mie ali non so più aprire
di che eleganza ora
mi dovrei coprire?
Che cosa vi aspettate che faccia
se il mio cielo s'è interrotto
e mi costringo dentro al mio laghetto
e non ho più il coraggio per guardar di sotto?
Così piangeva un cigno nero solo
non un lamento, ma un mancato volo
L'acqua restituiva il suo splendore intatto
un cerchio intorno s'allargava piatto
Nell'urlo di una lacrima la rabbia
di un'anima serrata in una gabbia
Sappiamo tutti quanto i cigni siano fieri
Fragili forse, ma dallo sguardo duro
Il collo lungo ad ingoiare l'ieri
Un cigno lo protende nel futuro