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Scegli uno pseudonimo se vuoi, e invia a Nalinka il racconto della tua Prima Volta. L'Amica di Marta lo ha già fatto. Buona lettura...

GIACOMO, NE VALEVA LA PENA (Amica di Marta)
I racconti pubblicati nel sito di Nalinka sono gratuiti. Puoi salvarli sul tuo computer se lo desideri, stamparli ed inviarli ai tuoi amici. Ma ricorda che sono pur sempre tutelati dalla normativa sul Diritto d'Autore, e che qualsiasi altro utilizzo di queste opere, in forma parziale o completa, necessita dell'autorizzazione esplicita in forma scritta degli aventi diritto.
Lo sapevo che avrei detto di sì.
Che senso avrebbe avuto se no fare la cretina con lui, provocarlo, fare finta di 
essere una che a 16 anni non ha nessun problema con il sesso?
Quindi mi sta bene. Così imparo. 
Ho iniziato a cagarmi sotto già questa mattina quando mi sono svegliata. 
Adesso sono in giro a zonzo con Marta. Abbiamo bigiato e non facciamo altro che 
parlare di come sarà per me stasera.
Marta ha fatto l'amore per la prima volta due settimane fa. Con Enrico, quello che 
si è fatto mezza 3C e che una volta l'hanno beccato nei cessi con la figlia della 
prof. di mate che avevo nell'altra scuola. 
E io?? Marta ha fatto il grande passo, e io me ne dovrei stare qui ad aspettare 
cosa?? Ci conosciamo da quando avevamo sei anni e ogni volta che una di noi due ha 
fatto un'esperienza nuova, l'altra non ha mai aspettato più di un mese per mettersi 
in pari.
Certo che adesso è una cosa grossa, ma ormai sono tre mesi che impazzisco per 
Giacomo, e mi sa che non è sbagliato farlo la prima volta con lui.
Quando lo vedo ballare mi vengono i brividi. Se non fosse per lui avrei mollato il 
corso di danza dopo la seconda lezione.
Mi intriga da morire. All'inizio facevo quella che non lo guardava, ma la verità è 
che lo desidero così tanto che quando lo vedo sto male fisicamente.
Quando penso che non sono sicura di piacergli divento paranoica. Forse ho troppo 
seno per lui, ma di sicuro mi guarda. E poi che palle con questa storia del seno 
piccolo! Secondo me l'hanno inventata le piatte per invidia!!
Ho definitivamente perso la testa per lui quando la tipa con la moto è venuta a 
prenderlo dopo il corso. 
Speravo che almeno si togliesse il casco, e invece ha caricato Giacomo e se ne sono 
andati via di corsa.
L'unica cosa che posso dire è che aveva un bel corpo, la troia.
Marta ha detto che deve avere almeno 21 anni, se no quella moto non la potrebbe 
neanche guidare.
Beh, Giacomo ne ha 30...
Non credevo che avrei potuto diventare così sfacciata. All'inizio mi comportavo da 
stronza, come se ce l'avessi con lui. Ma mi sa che si vedeva che mi piaceva, perché 
non avevo motivo di essere arrabbiata con lui. E poi è bastato che lui mi 
rivolgesse la parola un paio di volte per cominciare a sciogliermi come un gelato.
Giacomo mi piace perché è forte. Ha due spalle da armadio e la grazia di un 
delfino, e quando mi solleva mi viene il batticuore.
Siccome non sapevo come comportarmi con lui ho iniziato da un po' a prenderlo in 
giro. 
Cerco di provocarlo, gli parlo dei ragazzi che mi ronzano attorno, di domeniche 
pomeriggio in discoteca, degli amici di mia sorella. E gli dico che mi trovo bene 
con lui perché i ballerini, essendo omosessuali, possono diventare amici delle 
donne.
Mia sorella e Marta sono le uniche due persone che sanno che stasera vado a casa sua.
Speravo davvero che mi invitasse: gli ho detto un sacco di volte che gli uomini non 
sanno cucinare, e lui alla fine mi ha invitata per dimostrarmi il contrario.
Sono sicura che ha capito che sono cotta. E mia sorella mi ha detto che succederà 
di sicuro.
Mi ha detto che a lei la prima volta non ha fatto male. A Marta un po' sì, ma non 
una cosa da aver paura.
Mia sorella usa i vibratori con il suo ragazzo. Così le ho chiesto di prestarmene 
uno. Quelli con le pile mi piacciono di più, ma non per infilarli. Allora ho 
provato con uno di gomma, che ha la forma di un uomo. Volevo infilarlo piano piano 
per non sentire poi male con Giacomo, ma non ci sono riuscita.
Mia sorella mi ha detto che bisognava lubrificarlo, ma a me già non andava di 
usarlo così com'era, figurati a lubrificarlo.
Marta oggi mangia da me perché questo pomeriggio mi aiuta a prepararmi.
Ho detto ai miei che stasera dormo da lei, visto che i suoi sono in montagna. 
Quindi se non sto a dormire da Giacomo poi prendo un taxi e vado da lei, e Marta mi 
ha già detto che starà sveglia ad aspettarmi.
Alle quattro del pomeriggio mi prende un'ansia bestiale. Sono come in trance, provo 
mille vestiti, mi lavo i capelli due volte, mi pettino in 5 modi diversi, forse 
dovrei andare dal parrucchiere, il profumo, cazzo, questo non va bene, ne metto 
prima uno, poi un altro, ecco, adesso si sono mescolati, mi tocca rifare il bagno.
Marta mi guarda come se fossi pazza.
Lo sono.
Non mi ricordo più niente, sono agitata, riprendo coscienza di me stessa solo 
mentre sto suonando il campanello di casa di Giacomo.
Quando mi fa entrare lo guardo come se mi aspettassi un'espressione di disgusto da 
parte sua per i miei capelli, il vestito, il profumo, il trucco.
-Sei bellissima... -

STOP!

Di te ricordo questa frase, Giacomo. Ricordo anche che il tuo risotto coi funghi 
era scotto, ma che non me ne fregava niente.
Mi ricordo quando mi hai slacciato il reggiseno, e sei rimasto incantato a 
guardarmi. Mi ricordo che anche se eri molto più grande di me sembravi un bambino 
con la testa tra le mie tette, e la tua bocca mi faceva sognare tutto quello che mi 
ero immaginata del sesso, e che la vita ha ridimensionato.
Mi ricordo soprattutto una cosa: che non hai voluto fare l'amore con me.
Scusami Giacomo, avevo 16 anni, non sapevo ancora che a volte un uomo si può 
fermare un attimo prima, perché si accorge che sta facendo qualcosa di sbagliato.
Non sapevo che tu fossi innamorato della tipa della moto, e che dopo avermi fatto 
perdere la testa per mezz'ora tu potessi avessi la lucidità di fermarti proprio 
mentre io non volevo nient'altro al mondo che tu mi sfilassi le mutandine.
Giacomo, spero davvero che tu l'abbia fatto perché amavi lei.
E' stupido, ma per me sarebbe importante saperlo anche adesso, 15 anni dopo.
Spero davvero che non sia perché avevi 30 anni e io 16.
Io l'amore l'ho fatto due mesi dopo quella sera, con un ragazzo della mia età. 
Non ho sentito niente, nemmeno il dolore. 
Non ho sentito le emozioni dei suoi baci, non ho visto gli occhi di un uomo che ha 
voglia di lasciarsi andare anche se non dovrebbe, non ho preso i suoi capelli tra 
le mani mentre baciava i miei seni, come se quella più grande e più forte fossi 
stata io, non ci si appoggiava come se volesse perdersi e dimenticare tutto.
Adesso sono grande, Giacomo, e ho capito.
Avrei potuto essere la tua donna per una notte, ma non molto più a lungo.
Non avrei potuto essere sempre la donna forte e matura che volevi al tuo fianco, 
perché avevo solo 16 anni.
Mi avresti fatta soffrire, Giacomo. Lo so.
Ma adesso ho 31 anni. E dopo tanto tempo, dopo tanti uomini, dopo tante gioie e 
tante sofferenze, ho ancora il rimpianto di non avere fatto l'amore per la prima 
volta con te quella sera.
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