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Dovrebbe essere una legge quella di avere il primo rapporto sessuale a 14 anni.
Tutto è un gioco, è come essere allegramente sottoposto ad una dolce esperienza da
chi, avendo qualche anno in più, può prenderti per mano e con disinvoltura e finta
sapienza farti fare a due a due la scalinata che conduce alla porta di quella
casettina del motore dell'ascensore sul tetto del palazzo, dove tutto è pronto.
C'è un vecchio plaid a fiori, un cuscino e una lattina di seven-up.
Lei è un misto di 4 razze, dove quella Indiana ha decisamente preso il sopravvento.
Mi chiede se ho voglia di toccarle le tette. Io allungo una mano e gliene afferro
una. Lei sorride, e mi dice che è meglio se gliela tocco da sotto la maglietta.
Scopro che è decisamente meglio.
Indossa una maglietta da football americano con stampato sopra un enorme 69.
Una spilletta, strategicamente situata dove il sei si ripiega su se stesso,
dovrebbe spalancare le porte delle mie fantasie erotiche. Mi ci sarebbero voluti
ancora tre anni per arrivare fino a quel punto.
Appena le mie mani hanno cominciato a sudare sul suo seno abbiamo capito che era
ora di inginocchiarci.
Mentre scendevamo le mie mani non mollavano quelle novità, ma le sue si infilarono
nelle proprie tasche facendo apparire dalla destra un pacchetto di Marlboro per
dopo, e dalla sinistra un pacchetto di preservativi per ora.
Ho dovuto lasciare la presa per togliermi i pantaloni, e ho visto che lei ha
ripreso a respirare (da allora sono stato molto più delicato con le mammelle
altrui).
Al terzo tentativo ho scoperto che come esiste una scarpa destra e una sinistra, un
giorno e una notte, esiste anche un lato per srotolare e un lato per arrotolare il
preservativo.
Credo di essere venuto nello stesso istante in cui sono entrato, non nella stanza
del motore dell'ascensore (che per fortuna è sempre rimasto fermo), ma in lei.
Qui si conclude il lato ludico della giornata, ed ha inizio la tragedia:
1) Il preservativo l'abbiamo perso e ritrovato dopo 5 minuti, dentro di lei.
2) Lei mi ha detto che molto probabilmente oramai era incinta.
3) Scendendo, ho raccontato tutto ad un amico che viveva sotto di me, compreso il
fatto che andando in bagno mi sono ritrovato del sangue sul pisello.
Il mio amico, da buon Musulmano, pur essendo mio coetaneo, era molto più avanti di
me in educazione sessuale. Mi ha spiegato che lei era mestruata, e da buon
Musulmano mi ha detto che le donne mestruate sono !!HARAM!! (cioè peccato) e che
sarei andato sicuramente all'inferno.
Dopo un mese vissuto nel terrore di essere ucciso dal padre di lei o da Allah, ho
deciso che scopare è una cosa buona e divertente, e non ho ancora smesso.