Saremmo stati già felici di poterle vedere a una certa distanza. Eccole. Sono tre balene grigie. Le seguiamo ad una distanza di circa 100 metri. Poi all'improvviso scompaiono, e quando riemergono sono letteralmente a 50 centimetri dal nostro gommone. L'odore di balena, o per meglio dire il suo alito, è inconfondibile. Succede spesso di rendersi conto che una balena sia nei paraggi proprio annusandola! Nel nostro incontro ravvicinato con le balene grigie abbiamo potuto testimoniarlo, così come abbiamo potuto testimoniare il fatto che nel soffio delle balene sia presente una certa quantità d'acqua, pur essendo costituito in maniera quasi totale dall'aria espirata dopo il passaggio nei polmoni. Le balene grigie sono note in alcune parti del mondo per essere particolarmente curiose nei confronti dell'uomo, come ad esempio in Messico, nelle lagune in cui le femmine danno alla luce i loro piccoli. Ma di sicuro non avremmo nemmeno osato sperare che un tale miracolo si potesse ripetere a Ucluelet, sulla costa pacifica del Canada. Questi cetacei, portati per ben due volto sull'orlo dell'estinzione dai massacri dei balenieri, stanno finalmente recuperando un loro equilibrio grazie alla tregua imposta da molti paesi alla loro caccia, nonché ad un comportamento più riguardoso del patrimonio faunistico del pianeta tenuto dalla IWC (International Whaling Commission). Come noi hanno un cervello molto più sviluppato della maggior parte delle creature del pianeta. Come noi respirano aria, come noi danno alla luce un cucciolo dopo mesi e mesi di gravidanza. Come noi li allattano per un lungo periodo, e i loro piccoli sono indifesi e incapaci di badare a sé stessi, proprio come i nostri. Le mamme balene possono diventare molto aggressive e lottare strenuamente se qualcuno fa del male ai loro piccoli. Attenzione a quanto scritto: "se qualcuno fa del male ai loro piccoli", non se qualcuno si avvicina a loro, o li accarezza. Un nome spesso usato dai balenieri per indicare la Balene Grigia era "evil fish" (pesce diavolo), proprio per via della combattività mostrata dalle madri nei confronti di chi uccideva crudelmente i loro piccoli. Arpionare i piccoli era una tecnica usuale dei balenieri, poiché sapevano che la madre non li avrebbe abbandonati, e che sarebbe così risultata un bersaglio facile Le balene sono in realtà gli animali più mansueti del pianeta, ed il contatto con loro è una delle esperienze più belle e gioiose che un essere umano (degno di questo nome) possa immaginare. Per ben due volte nella storia moderna le Balene Grigie sono state portate sull'orlo dell'estinzione. La prima volta è successo negli anni tra il 1850 ed il 1860, quando i balenieri scoprirono le tranquille e "sicure" lagune in cui le madri di balena grigia davano alla luce i piccoli e trascorrevano con loro i primi mesi di vita. Il secondo massacro è avvenuto invece nei primi anni del novecento, con l'introduzione di baleniere che consentivano di trattare le carcasse direttamente a bordo, evitando così di dover tornare a terra prima di ricominciare la caccia indiscriminata. In passato c'erano tre popolazioni principali di Balene Grigie: la Nord-Atlantica, la Coreana e la Nord-Pacifica. La prima di queste è ora estinta, la seconda è decimata. Solo la popolazione Nord-Pacifica è riuscita a sopravvivere abbastanza bene da avere una seria possibilità di ripresa al momento dell'entrata in vigore della moratoria internazionale che ha proibito la caccia alle balene per motivi commerciali. Grazie agli sforzi di molti enti, governi, organizzazioni e dell'opinione pubblica internazionale, la popolazione Nord-Pacifica è attualmente di grandezza comparabile a quella del periodo precedente ai massacri dei balenieri. Ci sono paesi, come Norvegia e Giappone, che ancora praticano la caccia alle balene per scopi commerciali in aperta violazione della moratoria internazionale. Questi paesi, inoltre, approfittano di una falla nella moratoria che consente l'uccisione di un numero indefinito di balene per scopi scientifici. Effettuati i presunti studi, è consentito il trattamento delle carcasse a scopo commerciale. Nalinka e il suo Staff esprimono profondo sdegno nei confronti dei governi di questi paesi. Non a caso nessuno di essi è stato né sarà mai meta dei viaggi di Nalinka, almeno fino a quando il sopraggiungere di un atteggiamento responsabile non li renderà più umani ai nostri occhi. Negli ultimi anni si sono accesi controversi dibattiti in seno alla International Whaling Commission. L'incoraggiante ripresa di alcune specie ha fatto sì che alcuni paesi siano tornati alla carica per ottenere una parziale sospensione della moratoria che vieta la caccia alle balene per scopi commerciali. E' bello sapere che paesi come l'Australia, la Gran Bretagna e la Nuova Zelanda si siano dichiarati eticamente contrari ad una simile follia. Le Balene Grigie detengono un record prestigioso tra i mammiferi di questo pianeta. Per due volte all'anno compiono un'epica migrazione, per una distanza "andata-ritorno" complessiva di più di 20.000 km. Verso il mese di ottobre, al sopraggiungere dell'inverno, la popolazione Nord-Pacifica abbandona la regione artica dirigendosi verso il Messico, dove oggi, fortunatamente, le Balene Grigie possono dare alla luce i propri piccoli senza diventare bersaglio degli arpioni dei balenieri. Questo viaggio dura dai 2 ai 3 mesi, durante i quali una balena può perdere fino ad un terzo del proprio peso corporeo. Il soggiorno nelle lagune messicane dura un tempo comparabile a quello impiegato per raggiungerle, al termine del quale ha inizio la migrazione in direzione contraria, verso le acque fredde e ricche di cibo dei mari di Bering e di Chukchi. Le madri ed i piccoli, ormai cresciuti abbastanza da sostenere un lungo viaggio, compiono la propria migrazione verso nord seguendo il profilo della costa pacifica americana a poca distanza dalla terraferma. Alcune di loro si fermano prima di raggiungere la destinazione finale, e passano l'estate nelle acque dello stato di Washington (Juan de Fuca) e di Vancouver Island. Sono proprio queste ultime le balene incontrate dallo Staff di Nalinka e di cui stai vedendo le foto. Le Balene Grigie possono superare i 14m di lunghezza, per un peso compreso tra le 30 e le 40 tonnellate. Le femmine sono leggermente più grandi dei maschi, cosa usuale tra i misticeti. Nonostante la mole davvero ragguardevole, questi animali sfoggiano un incredibile controllo del proprio corpo. Li abbiamo osservati mentre affioravano a non più di mezzo metro dal nostro gommone, mentre passavano sotto di esso sfiorandolo ma non toccandolo. La loro delicatezza è commuovente, è difficile resistere alla tentazione di saltare in acqua e nuotare con loro. No, non è il nome di uno studio legale! Si tratta dei parassiti che spesso è possibile osservare sulla pelle delle balene. Le Grigie, in effetti, sembrano esserne un bersaglio preferenziale, poiché possono arrivare a trasportarne involontariamente fino a mezza tonnellata. I "barnacles" sono piccoli crostacei, che si attaccano alla pelle della balena per utilizzarla come una stazione itinerante alla ricerca di plancton, di cui i barnacles si nutrono. Il "whale-lice", i pidocchi delle balene, si nutrono invece della pelle stessa delle balene. Nalinka e il suo Staff ringraziano di cuore le tre balene grigie che con la loro curiosità e voglia di giocare ci hanno regalato uno dei giorni più belli della nostra vita.